lunedì 23 maggio 2016

RECENSIONE ADIDAS ENERGY BOOST 3M

RECENSIONE ADIDAS ENERGY BOOST 3 M





SPECIFICHE TECNICHE


TIPOLOGIA: A3 neutra


PESO: 310g (misura 42 2/3)

DROP: 10mm (31,5-21,5)


PREZZO LISTINO: 160 euro

TOMAIA

TOMAIA IN TECHFIT, SENZA CUCITURE

INTERSUOLA

INTERSUOLA IN MESCOLA BOOST ED EVA (85%- 15%)

SUOLA

IN GOMMA

VALUTAZIONE (da 0 a 10)


CALZATA: 9
AMMORTIZZAZIONE: 9
REATTIVITà: 7
SUPPORTO(PROTEZIONE): 7
 PREZZO: 7
GRIP: 7
PRIMO IMPATTO
La calzata è eccezionale grazie al tessuto in techfit, un tessuto elastico, che avvolge benissimo il piede senza mai stringerlo troppo, dando spazio al libero movimento delle dita.Rispetto alla versione precedente nella tomaia sono stati inseriti supporti più resistenti e rigidi, in modo tale da prevenire strani movimenti del piede,sia la conchiglia sia le tre fasce mediali sono più consistenti ma non danno fastidio.Sempre rispetto al modello precedente sembrano più "protettive",non solo a livello di tomaia ma anche al livello del tallone,dove la suola, sta volta, ricopre tutta la zona del boost. Come in tutte le adidas la pianta è medio stretta.

PROVA E OPINIONE PERSONALE
Ci ho corso e ci corro tutt'ora,sia in allenamenti a ritmi medi ,lunghi o anche in gara essendo comunque una scarpa anche mediamente reattiva.Il boost ,come al solito, è una certezza, ammortizza dal primo all'ultimo passo,dando morbidezza all' impatto ma senza mai eccedere e dando quel ritorno di energia in più rispetto a altre scarpe,diciamo che le energy hanno una ammortizzazione di una A3 e la reattività quasi di una A2, insomma se vuoi spingere di certo non saranno loro a fermarti.Il torsion sistem si comporta bene tenendo fermo il piede, aiutato dai vari supporti nella tomaia.Sinceramente ho preferito il modello precedente con meno supporti vari e più leggero, essendo uno che predilige più la prestazione che il comfort o la troppa stabilità.Penso che adidas abbia voluto fare una scarpa adatta anche a runner che hanno bisogno di più stabilità,anche se ciò non vuol dire che sia adatta a tutti,perchè è una scarpa pretenziosa,dove vi sarà difficile andare a un ritmo troppo blando.

PER COSA E PER QUALI RUNNERS
è una scarpa che può essere usata sia in allenamento sia in gara se si cerca comunque massima ammortizzazione ma con anche una buona reattività.Può essere usata anche per ripetute o variazioni da corridori a cui non piacciono scarpe "secche" o non troppo veloci.
Adatta a quasi tutti i runners con appoggio neutro che vogliono una scarpa ammortizzata ma anche leggermente reattiva.

domenica 21 febbraio 2016

Come è fatta una scarpa da running

La scarpa da running è costituita essenzialmente da 4 parti:

1)La tomaia
é la parte superiore della scarpa, quella che avvolge il piede.Può essere costituita da un solo pezzo (tomaia tubolare) o da più pezzi cuciti tra loro (tomaia rigida).Il suo fine è di assicurare la tenuta del piede all'interno della calzatura. Deve essere leggera e traspirante e talvolta può essere impermeabile.
Può essere fatta di materiali sintetici o di materiali naturali.Anche l' allacciatura è parte integrante della tomaia.

2)La conchiglia
é la parte posteriore della calzatura, quella che avvolge il tallone del piede e fornisce stabilità alla scarpa.Normalmente è in materiale termoplastico e la sua rigidità può aumentare in funzione dell'uso per cui è destinata la calzatura.

3)L'intersuola
è la parte che si trova tra la tomaia e il battistrada, è sicuramente la parte più importante di una scarpa da corsa, dovendo assicurare ammortizzamento e protezione.All'interno dell'intersuola ci sono sistemi di ammortizzamento in continua evoluzione.Alcune scarpe presentano lo "shank" un supporto rigido o di una mescola più dura situato nella parte mediale dell'intersuola.

4)Il battistrada
è la parte della scarpa,talvolta tutt'uno con l'intersuola, a diretto contatto con il suolo.Il suo compito è quello di garantire trazione e aderenza al terreno.L'aspetto dipende per lo più dal tipo di attività per il quale è stato progettato.