mercoledì 16 dicembre 2015

Come scegliere le scarpe da running

Attualmente le scarpe da running si suddividono in 4 categorie principali:

- Scarpe  minimaliste: in questa categoria trovano spazio le calzature ispirate alla struttura del piede nudo,una "seconda pelle" che offre protezione e aderenza, mantenendo la libertà e la naturalezza del movimento.(Adatte ad atleti di peso corporeo leggero,con un' efficace biomeccanica, per allenamenti veloci o per esercizi di tecnica di corsa)

-Scarpe da gara: in questa categoria l' obbiettivo di questi modelli è limitare il meno possibile l'azione del piede ed esprimere al massimo il livello di reattività,risposta elastica e spinta.Le caratteristiche principali sono: peso contenuto, riduzione del differenziale(Drop) e ridotto ruolo di ammortizzamento.(Adatte ad atleti di peso corporeo leggero-medio,con un efficace biomeccanica e che corrono a ritmi veloci,per gare medio-brevi o allenamenti veloci)

-Scarpe ammortizzate: a questa categoria appartengono le scarpe che solitamente hanno un buon dislivello tra avampiede e tallone in modo da salvaguardare tendini e articolazioni da infortuni.Utilizzate da allenamento.(Adatte ad atleti con appoggio neutro o supinante; sono scarpe da allenamento che, a seconda dei modelli, possono essere utilizzate da corridori di qualunque peso corporeo)

-Scarpe stabili: in questa categoria appartengono le scarpe create per correggere l'eccesso di pronazione e resistere ai movimenti del piede sull'asse longitudinale,evitando che si verifichi una deformazione permanente della loro struttura.In molti modelli si può trovare un compromesso tra ammortizzazione e stabilità.Da non usare se si è supinatori.(Adatte ad atleti con problemi di appoggio)

Per scegliere  la scarpa da running più adatta è necessario tenere in considerazione alcuni elementi:

1- Eventuali problemi di appoggio del piede

-Soggetti pronatori:(iperpronatori): è la tendenza del piede a ruotare verso l'interno durante le fasi di appoggio e sostegno e si misura in base all'angolo del tallone con l'asse della gamba.La leggera pronazione è normale e non deve essere corretta con scarpe stabili. Può essere:
-NORMALE: angolo compreso tra 10 e 15 gradi
-SOPRA IL NORMALE: angolo superiore a 15 gradi
-SOTTO IL NORMALE: angolo inferiore a 10 gradi

-Soggetti supinatori: è la tendenza del piede a ruotare verso l'esterno durante le fasi di appoggio e sostegno.




-Postura
-Peso
-Distanza percorsa
-Velocità di percorrenza
-Utilizzo(allenamento,gara,asfalto,sterrato,pista)

2- Drop
Il Drop (offset) è la differenza fra l'altezza del tallone e quella dell' avampiede, più è ridotto e più il piede appoggerà sull' avampiede.Il differenziale tra tacco e punta ha delle conseguenze sul runner e sulla falcata, il drop ha un impatto diretto sui muscoli e sui tendini.


3- Calzata
La calzata è molto importante, i piedi non sono tutti uguali, e la lunghezza non è l'unica grandezza che conta, perchè a pari lunghezza il volume (forma) del piede può essere diverso.Ci possono essere scarpe a pianta larga o a pianta stretta. Esistono scarpe per donna e per uomo, perchè la forma del piede femminile è più stretta al livello del tallone, pesano meno e corrono solitamente col baricentro più basso.


4- Elasticità della scarpa
Ci sono scarpe prevalentemente "morbide" o prevalentemente "secche" a seconda delle tecnologie usate dalle case produttrici. In genere le scarpe "secche" vanno bene per chi è maggiormente elastico e può sfruttare questa elasticità per avanzare in avanti (invece che in alto) con una buona sensibilità biomeccanica che permette di sfruttare il ritorno di energia prima che si esaurisca durante la rullata.Solitamente vengono usate dagli atleti più evoluti con una buona biomeccanica.
Per chi invece è meno elastico può orientarsi su scarpe più morbide che accompagnano meglio la rullata senza pretendere una notevole reattività muscolare.

5- Flessibilità
La flessibilità è un parametro assoluto, tanto più la scarpa è flessibile tanto più è performante.





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